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Inviato da avatar Paolo Campanelli il 18-12-2012 alle 11:19 Leggi/Nascondi

Partiamo dalle origini, primi del '900.

L'area dell'ex mercato coperto era sensibilmente diversa, certamente ben inserita nel contesto. Un'area che rappresentava la realtà del momento, le attività economiche, la vocazione navale della città, il livello sociale degli abitanti del quartiere. Insomma in poche parole era una identità ben riconoscibile, nella quale ancora oggi ci piace immedesimarci.

Dalla foto che trovate negli allegati (Cantiere navale.jpg) si intuisce che prima l'area era occupata da volumi, oggi sarebbero chiamati precari e da riqualificare..., adibiti a cantiere navale per i servizi di manutenzione carenaggio ecc delle imbarcazioni del porto e per costruire gozzi in legno. Erano presenti altri edifici che oggi non ci sono più, demoliti per fare spazio e creare una piazza.

Ecco che passiamo ad un periodo storico successivo. Gli interventi sociali degli anni trenta. Si demoliscono alcuni palazzi, si crea una piazza e si costruisce il Mercato del Pesce, con l'intento di dare un servizio sociale per i cittadini. Un luogo certamente igienicamente adeguato, relativamente all'epoca ovviamente, vicino al porto (pesce a km 0... e noi pensiamo di essere all'avanguardia). Un luogo riparato a servizio delle realtà commerciali, delle attività ittiche, del cittadino.

Una costruzione che non voglio certo io esaminare dal punto di vista architettonico, ma che certamente ha segnato inevitabilmente un periodo storico molto importante per lo sviluppo della nostra nazione. Di quel periodo sono le scuole elementari, la casa del popolo, per esempio.

Indubbio che l'intervento si è sempre mal inserito nel contesto, avendo una dimensione, penso io, mal proporzionata con il sito.

E veniamo ai giorni nostri.

La realtà sociale è completamente mutata. L'identità della nostra Città ormai è quasi sparita. I residenti sono comparse giornaliere che, come attori di teatro, vivono il loro atto, recitano la loro parte, rispettando regole di copione, norme paesaggistiche o modelli di vita, non tanto perchè li sentiamo nostri, ma perchè dettati da qualche regista che ancora oggi non abbiamo ben capito chi sia.

Le realtà commerciali, per prima la realtà della pesca, stanno sparendo, schiacciati dalla mancanza della materia prima.. i residenti, dalla crisi e dai mutamenti economici e sociali. Incapaci, non per loro colpa, di adeguarsi a nuove realtà, mercati on-line, grandi magazzini e centri commerciali, facilità di spostamenti, costi e margini insostenibili. Mercato globale.

Allora il Mercato Coperto, punto nodale della vita sociale ancora quando ero piccolo io, si trasforma in magazzini, depositi abbandonati, poche realtà commerciali, forse una sola, abbandonata la manutenzione ed inizia ad essere influenzato dalla realtà che lo circonda. Ecco che inizia la decadenza. Una decadenza sociale, cultura, affettiva che si riflette in decadenza architettonica, economica e politica.

Ecco che l'area si trasforma in area da riqualificare, che strano meccanismo. Allora si pensa a grandi progetti, idee spettacolari, promesse elettorali che non hanno limiti, contegno.

Ma la realtà è un'altra, e le idee restano tali, i progetti solo affari e piaceri. Nulla si riesce a fare, nulla si riesce a progettare, nulla si riesce a dare. Non una speranza, non un conforto, non una certezza. Solo promesse vane che guarda caso si consolidano e amplificano sempre in certi "periodi primaverili" che, se non vi sono intoppi, si ripresentano ogni lustro. (lustro= 5 anni)

Ecco cosa succede. Scade il lustro, bisogna fare per poter dire. Parte l'ordine, come un fulmine a ciel sereno, non ci si può fermare. Qualcuno prova a dire : fermi! cosa fate? Qualcun'altro prova a reagire, alcuni provano addirittura anche a pensare.

Tutto inutile, non si può fermare, si demolisce ciò che si è costruito. Il commercio, il pesce, la storia e la cultura, una realtà sociale, un esempio di architettura che qualcosa ha comunque rappresentato.

E poi? e poi? .....

E poi nulla, tanti progetti concorsi, idee e promesse,.....

ma poi nulla.

Solo la decadenza.

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